Viega Smartpress nella progettazione
Viega Smartpress offre non solo la massima qualità, ma allo stesso tempo coniuga i vantaggi di un sistema con tubazioni metalliche con quelli di un sistema multistrato – per le migliori caratteristiche idrauliche possibili e un’installazione rapida, sicura e pratica.
Viega Smartpress: il massimo delle performance e un gran passaggio anche in curva
Tutte le principali norme di installazione del settore idrotermosanitario, che si tratti di acqua potabile, antincendio o impianti gas, pongono l’accento sull’importanza della corretta valutazione delle perdite di carico, specialmente per le accidentalità (raccordi, valvole e apparecchi in genere). Sottovalutare questo aspetto significa alterare le prestazioni dell’impianto, con ovvi problemi dal punto di vista funzionale, ma anche generare dei rischi per la sicurezza degli utilizzatori finali.
Coefficienti K
Il coefficiente K rappresenta un parametro indicatore delle perdite di carico accidentali proprie di un raccordo. Questo coefficiente, rilevato a mezzo di specifiche prove di laboratorio predefinite dalla UNI TS 11589, è necessario per calcolare la perdita di pressione che l’acqua subisce durante l’attraversamento di una qualsiasi accidentalità. Maggiore è tale coefficiente, maggiore sarà la perdita di pressione e viceversa - a parità di condizioni di contorno (portata e velocità).
La UNI 9182, ovvero la norma di installazione degli impianti sanitari in Italia, indica al progettista di adottare in sede di calcolo i coefficienti K reali dichiarati dal produttore. Questo aspetto è di fondamentale importanza per assicurare che il funzionamento dell’impianto corrisponda a quanto calcolato. Installare raccordi con coefficienti K superiori rispetto a quelli considerati nel progetto comporta un sottodimensionamento dell’impianto che, quindi, non può assicurare le prestazioni minime in termini di pressione. Al contrario, l'installazione di raccordi con coefficienti K inferiori rispetto al progetto è causa di evidenti sovradimensionamenti che possono risultare dannosi per la salute dell’utente finale.
E' quindi di fondamentale importanza affidarsi a produttori che rendono noti tali coefficienti, privilegiando la scelta di raccordi con ridotti valori specialmente nel caso di sistemi multistrato che storicamente presentano un’ampia variabilità di questi valori.
Operare con raccordi dotati di minime perdite di pressione si traduce, in fase di calcolo, in una riduzione dei diametri della rete di distribuzione e questo aspetto influisce poitivamente sui costi del materiale (tubi, raccordi, isolamento, valvole, staffaggi).
"Il tema delle perdite di carico ha un’importanza fondamentale nell’impiantistica idraulica."
I vantaggi progettuali |
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Un esempio applicativo
Considerato un impianto sanitario di una struttura alberghiera con oltre 120 camere e relativi servizi annessi (lavanderia, cucina, bagni di servizio e zona benessere), le differenze tra Viega Smartpress e un altro sistema multistrato risultano ancora più evidenti. Il grafico sotto riportato evidenzia la diversa distribuzione dei diametri, conseguenza dei dimensionamenti effettuati a parità di condizioni (portate e pressioni in erogazione).
L’impiego di diametri inferiori significa, in termini pratici, anche un’ottimizzazione per il lavoro dell’installatore. L’adozione di diametri ridotti si traduce in una più facile movimentazione del materiale (più leggero e pratico grazie alla fornitura in rotolo) e consente di velocizzare la posa grazie all’assenza dei manicotti di giunzione tipici delle misure fornite in verga e alla possibilità di adottare tubi già forniti isolati dal produttore. L’impiego di diametri ridotti rimane, comunque paradossalmente, la motivazione meno rilevante per scegliere un sistema di installazione a ridotta accidentalità. Impianti dimensionati tenendo in considerazione le perdite di carico sono impianti che, indirettamente, risultano avere significativi riduzioni del volume di acqua contenuta, riducendo quindi i rischi di proliferazione di batteri, quali ad esempio il batterio della Legionella. Con diametri inferiori, infatti, si riducono le zone potenzialmente ad acqua stagnante che rappresentano l’habitat ideale di questi batteri in quanto favorevoli alla formazione del biofilm interno.
Ovviamente questo aspetto positivo è ulteriormente favorito dalla geometria dei raccordi: laddove il coefficiente K è elevato, è naturale che la geometria del raccordo stesso non sia favorevole al flusso (es. con raggi di curvatura ridotti o eccessivi restringimenti di sezione), e che quindi presenti delle zone interne di stagnazione che non possono essere ricambiate con regolarità.